Il 23 settembre finisce ufficialmente l’estate. Vogliamo salutare questa lunga e particolarmente calda estate 2023 con una poesia del nostro amato scrittore e concittadino Luigi Pirandello.
Pirandello poeta è sicuramente meno noto di Pirandello scrittore e drammaturgo, ma le sue liriche ci rivelano lati nuovi della sua personalità.
In “Temporale estivo” riesce a restituirci tutti i suoni e gli odori di questo fenomeno naturale, immergendosi totalmente nella sua contemplazione.
La poesia è tratta dalla raccolta ‘Zampogna” apparsa nel 1901.
“Ride bagnato, addosso a la montagna,
il borgo al temporal che or or si muta
altrove, in giú, verso l’ampia campagna,
col suo tendon di pioggia fitta e acuta;
rapido gli altri borghi vi guadagna
e a suo modo col tuon pria li saluta.
Qui odor di terra e l’acqua che ristagna
per rispecchiare il ciel donde e caduta.
Burbero un nuvolon brontola ancora,
dal temporal quassú lasciato indietro:
patir non sa che scomodato il vento
l’abbia per cosí poco: al suo scontento
sol però si commove ad ora ad ora
tra le bacchette mal commesso un vetro.
Ora gli alberi folti del viale
riversano, se l’aura un po’ li mova,
a scosse, crepitanti, giú la piova
che hanno accolta testé dal temporale.
E il tufo arsiccio immollano, dal quale,
se è ver qual sembra, una famiglia nova
di girini qua e là saltanti scova
a cui fu l’acqua spirito vitale.
E saprà d’acqua il gracidío sonoro,
allor che divenuti raganelle,
nel silenzio, al pio lume de le stelle,
su questi rami canteranno a coro,
e le udrà grato nelle algenti sere,
tornando al borgo alpestre, il carrettiere.”
E vi ricordo che la Valle dei Templi è godibile in tutti i giorni e le stagioni dell’anno, anche nelle rare giornate di pioggia.