A pochi Km dalla Valle dei Templi, percorrendo in direzione Caltanissetta la SS 640, detta la Strada degli Scrittori, si giunge a Racalmuto, tipico borgo siciliano dall’apparenza semplice quanto sorprendente per la ricchezza di storia, cultura e tradizioni.
Nato in epoca araba intorno ad un fortilizio, Rahal – Mut, il villaggio dei morti, si sviluppa nei secoli successivi sotto la baronia della famiglia Del Carretto che costruiscono un castello e favoriscono l’insediamento di comunità religiose con conventi e chiese, all’interno delle quali si possono ammirare opere pregevoli tra le quali spiccano le tele del pittore Pietro D’Asaro.
Diventato mondialmente famoso per aver dato i natali a Leonardo Sciascia, Racalmuto è meta di scolaresche, studiosi ed appassionati che visitano la casa dove visse per circa quarant’anni, la scuola dove insegnò come maestro elementare, il Circolo di cui fu socio e la Fondazione con la ricca eredità di libri, quadri, foto e corrispondenze dello scrittore.
Un tempo importante centro minerario, conserva nel suo ampio territorio i resti delle vecchie zolfare ormai dismesse. Rimane ancora attiva la miniera di salgemma, dalla quale si estrae giornalmente sale alimentare risalente a sei milioni di anni fa. Di tali attività che fecero la fortuna di tante famiglie locali è testimonianza l’ottocentesco Teatro Regina Margherita, nonché lo storico Circolo dei salinari e zolfatari dove si apprende delle dure condizioni di vita di quanti lavoravano nelle viscere della terra.
Non si può lasciare Racalmuto senza avere gustato i caratteristici Taralli, dolci biscotti glassati al limone di cui fare delle scorpacciate, come capitò addirittura al famoso commissario Montalbano…